[Omeo33] Art 0743 - Asian Pac J Cancer Prev, 2007, 8 (1), 98-102
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Sab 19 Giu 2010 12:58:04 CEST
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CDS
Omeopatia e prevenzione neoplastica
Di Carlo Di Stanislao
Sebbene, in questi ultimi tempi, si affermi che l’omeopatia possa essere una modalità di trattamento del cancro, vi sono pochi studi scientifici documentati, in tal senso, sia nell’uomo che negli animali. Con questa ricerca si è voluto verificare l’azione protettiva dei rimedi Ruta, Hydrastis, Lycopodium, Phoshorus e Thuya, nella carcinogenesi chimica da N'-nitrosodiethilamina (NDEA) e 3-metilcontralene, nei topi. Il primo dei due principi è in grado di provocare epatocarcinomi, il secondo sarcomi. Nel caso del NDEA, il principio, che è un nitrosoderivato contaminante di ambienti in cui viene fatto uso di dimetilamina e di dimetilidrazina, si è verificato, nei ratti, lo sviluppo di epatocarcinomi e, in quelli sottoposti a regime orale con i derivati omeopatici, si è notata una riduzione della velocità di crescita degli stessi ed una normalizazione dei segni di necrosi riconducibili ai liveli ematici di gamma-GT, transaminasi e fosfatasi alcalina. Il rimedio più efficace si è dimostrato Ruta 200CH.Nel caso, invece, di tpi con sarcomi da 3-metilcontralene (idrocarburo aromatico policiclico che si forma durante la combustion delle sigarette), l’azione maggiore (minore sviluppo neoplastico e maggiore sopravvivenza) si è avuta ancora con Ruta 200CH e Phosphorus 1M. Sebbene al momento non si conoscano i meccanismi d’azione, lo studio dimostra che principi omeopatici in ultradiluizione sono attivi contro lo sviluppo di cancri anche di diversa naturale (parenchimali e connettivali). Mentre per Phosphur è noto il tropismo connettivale e l’azione antiflogistica (primum mvens dello sviluppo tumorale), più sorprende (soprattutto a livello epatico) l’azione di Ruta, rimedio antitraumatico in acuto, che forse potrebbe agire opponendosi ala neongiogenesi neoplastica. Il fenotipo antigenico e funzionale della cellula neoplastica è influenzato dalle interazioni che si stabiliscono tra questa stessa cellula ed il suo microambiente, a sua volta costituito dalla matrice extracellulare, da un apparato microvascolare e da cellule dell'immunità innata, che comprendono macrofagi, granulociti neutrofili, basofili e mastociti. Nei tumori solidi ed ematologici, l'angiogenesi favorisce la crescita, la capacità invasiva e metastatica delle cellule neoplastiche. Inoltre, le cellule dell'immunità innata, reclutate ed attivate dalle stesse cellule neoplastiche, sono in grado di rilasciare fattori angiogenici. Presumibilmente, in basi ai dati del sperimentazioni omeopatiche, la Ruta inibirebbe l’angiogenisi neoplastica e l sue conseguenze
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Date : Fri, 18 Jun 2010 07:38:28 +0200
Subject : [Omeo33] Art 0743 - Asian Pac J Cancer Prev, 2007, 8 (1), 98-102
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