[SIOMInforma] La Newsletter SIOMI 091011

Gino Santini g.santini a ismo.it
Dom 11 Ott 2009 21:54:36 CEST


L'informazione SIOMI

Newsletter della Società Italiana
di Omeopatia e Medicina Integrata
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Sito Internet: www.siomi.it

Responsabile: Italo Grassi
Coordinamento: Gino Santini


Basta disinformazione, professor Garattini!

Lettera aperta della SIOMI all'Istituto di Farmacologia "Mario Negri",  
alla Società Italiana di Farmacologia e ai principali organi di  
informazione italiani

	L'antefatto. La cronaca di questi giorni ci sta ricordando la storia  
di un bimbo di sei anni affetto da fibrosi cistica, morto tre anni fa  
forse (ma questo dovrà appurarlo la magistratura) per errori  
terapeutici. Nella vicenda apprendiamo essere coinvolto un medico  
esperto in medicina ayurvedica. Il prof. Garattini, nei suoi commenti  
sui giornali e alle televisioni, non ha perso occasione per fare di  
tutta l’erba un fascio, accomunando la medicina ayurvedica e quella  
omeopatica e classificando l’omeopatia come una medicina alternativa,  
priva di evidenze scientifiche. Ma cosa c’entra in questa dolorosa  
vicenda l’omeopatia?
	Quando un medico della medicina ufficiale (convenzionale, classica o  
biomedicina come la si voglia definire) sbaglia, a sbagliare è il  
medico non la medicina. E questo purtroppo succede più di quanto si  
pensi. I medici americani sono molto più onesti, ammettendo che la  
medicina ufficiale e i suoi errori terapeutici e gli effetti mortali  
dei suoi farmaci costituiscono la terza causa di morte dei pazienti  
americani. E questo fa 750.000 morti l’anno. Statistiche che il  
Professore sicuramente conosce.
	Quando un medico (e questo, oltretutto, ci risulta accada molto  
raramente) delle medicine complementari sbaglia, a sbagliare secondo  
Garattini non sarebbe neanche il medico. E’ sbagliata la medicina, la  
si deve buttare via, la si bruci sui roghi, la si esponga al pubblico  
linciaggio. Non solo: già che ci siamo approfittiamo di un triste  
fatto di cronaca, di un eventuale caso di malpractice della medicina,  
per buttarcele tutte sul rogo, in primis l’omeopatia, tutte le  
medicine che Garattini vorrebbe “alternative” alla biomedicina. Tutto  
da buttare? Secondo Garattini, si. Non importa se esse sono difese  
finanche dalla organizzazione Mondiale della Sanità, se sono medicine  
ufficiali in molte parti del mondo, se sono erogate dai servizi  
sanitari pubblici, se sono a disposizione negli ospedali, se la  
letteratura scientifica ne conferma l’efficacia. Sarebbe questa la  
corretta informazione da parte di un Ente che ha il dovere di  
informare ma certo non il diritto di disinformare?
	 Garattini afferma che “quando gli studi sono fatti bene si dimostra  
che in questi farmaci non c’è nessuna efficacia”. Non solo questo non  
è vero, ma quanti studi “fatti bene” hanno dimostrato l’efficacia di  
farmaci della biomedicina dei quali si è poi dimostrata, viceversa,  
l’inefficacia? Dei quali poi si sono contate, purtroppo anche a  
migliaia le vittime?

	In nome di una corretta informazione la Società Italiana di Omeopatia  
e medicina Integrata ribadisce, ancora una volta, i concetti su cui  
basa una corretta visione di Medicina Integrata.
	La SIOMI associa più di 1300 medici esperti anche in omeopatia, il  
75% di essi lavora nel servizio pubblico, in Università, negli  
ospedale, nella pediatria e medicina di famiglia. Questi medici hanno  
scelto di avvalersi anche delle terapie omeopatiche poiché la  
biomedicina da sola non basta a curare le persone ammalate. Se fosse  
bastata, nessuno di loro avrebbe avuto bisogno di cercare ulteriori  
strumenti di cura. I cittadini che ricorrono all’omeopatia in Italia  
sono più di nove milioni di persone e più del 90% di essi (dati ISTAT)  
dichiarano di essere soddisfatti dei risultati. Se la biomedicina  
avesse risolto i loro mali non avrebbero cercato altre opportunità  
terapeutiche.
	La pratica della medicina omeopatica deve essere affidata a medici  
preparati i quali devono utilizzarla a fianco della biomedicina, nei  
casi in cui essa si è dimostrata utile a migliorare le possibilità di  
guarigione dei cittadini e a diminuire gli effetti collaterali dei  
farmaci chimici. Questo atteggiamento del medico non ha niente di  
alternativo, infatti si parla, più opportunamente, di medicine  
complementari e di Medicina Integrata. Nel modello di Medicina  
Integrata promosso da dieci anni in Italia dalla SIOMI la medicina non  
deve privare i cittadini di farmaci salvavita e di ogni strumento  
diagnostico e terapeutico frutto del progresso scientifico, ma essa  
non deve ignorare altre tecniche terapeutiche complementari, e questo  
nell’interesse dei cittadini, con il fine ultimo di migliorare le  
opportunità di cura e di guarigione delle tante malattie croniche nei  
confronti delle quali la biomedicina dispone purtroppo di strumenti  
spesso inappropriati e inefficaci.
	Non è vero, come vorrebbe far credere il prof. Garattini che la  
medicina omeopatica non ha evidenze di efficacia. Le conferme di  
efficacia sono sempre di più ed è ora che a queste ricerche vengano  
finalmente destinati adeguati finanziamenti. La rivista internet  
"Omeopatia33" che SIOMI gestisce per l’Editore Elsevier (lo stesso  
editore per cui scrive il prof. Garattini) recensisce settimanalmente  
le evidenze di efficacia delle cure omeopatiche provenienti dalle  
ricerche internazionali.

	Sulle medicine complementari non è più il tempo dei dialoghi fra  
sordi: si apra il Mario Negri ad un confronto culturale aperto, onesto  
e non preconcetto, poichè la guerra tra medicine, se è utile a chi  
avesse a cuore la difesa di un potere dominante in medicina,  
certamente non è utile alla salute dei cittadini.

Simonetta Bernardini
Presidente SIOMI

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