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Lun 29 Dic 2008 15:58:59 CET


L'informazione SIOMI
Newsletter della Società Italiana
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In questo numero:

Il commento del Presidente SIOMI e Coordinatore 
nazionale CNO all'incontro con la FNOMCeO
Il comunicato stampa dell'incontro


Il commento del Presidente SIOMI
e Coordinatore nazionale CNO all'incontro con la FNOMCeO

	Siamo stati molto grati alla passata 
Presidenza della FNOMCeO per aver ancorato la 
pratica della medicina omeopatica all'esercizio 
della professione medica. Tale Atto, redatto a 
Terni nel 2002, fu fondamentale per proteggere 
sia la salute degli utenti dell'omeopatia (e, più 
in generale, delle medicine complementari -MC) , 
sia la professionalità dei medici esperti in 
queste discipline mediche. Non si può ignorare 
infatti che la mancanza, tutt'ora, di una legge 
di regolamentazione delle medicine complementari 
esponga i cittadini a rischi concreti, 
particolarmente a causa dei fenomeni di 
abusivismo della professione medica. A questo 
rischio il documento di Terni pose un argine 
concreto.
	E' ora con viva soddisfazione che 
constatiamo la sensibilità del nostro nuovo 
Presidente Amedeo Bianco verso questi temi. Ci fa 
particolarmente piacere, tra l'altro, che la 
FNOMCeO consideri la validità del termine 
"medicine complementari " che sottolinea la 
necessità (a nostro modo di vedere 
imprescindibile) che la pratica delle medicine 
sorte a fianco della medicina classica o 
accademica facciano parte di un percorso di 
integrazione terapeutica. E' solo grazie 
all'integrazione tra la medicina classica e le MC 
che il medico potrà garantire al suo paziente di 
sapere e volere scegliere tra l'uno o l'altro 
sistema di cura senza alcun pregiudizio ne' 
preconcetto verso nessuna risorsa terapeutica, 
ivi compreso, dunque, lo stesso strumento 
cosiddetto "convenzionale". Ed è anche questo lo 
spirito del documento elaborato da 32 Università 
americane riunite nel "Consortium of Academic 
Health Centers for Integrative Medicine". Ma è 
certamente con questo stesso spirito che la 
nostra SMS ha sentito l'esigenza, già nel 2003, 
di autoregolamentarsi definendo le regole della 
pratica della medicina omeopatica attraverso 
l'elaborazione delle "Raccomandazioni per 
l'esercizio dell'omeopatia in medicina integrata" 
che furono consegnate alla stessa FNOM. Ritengo 
che sia stato molto importante, infatti, che in 
assenza di regole stabilite dalle nostre 
Istituzioni di riferimento , la comunità dei 
medici omeopati italiani abbia sentito l'esigenza 
di autodefinire le regole dell'esercizio 
dell'omeopatia; in primis proprio per la tutela 
della salute dei cittadini utenti di tale 
medicina.
	Condividiamo pienamente con il nostro 
Presidente Bianco la necessità di preoccuparsi di 
una adeguata formazione dei medici esperti in 
queste discipline, ma vorremmo anche richiamare 
l'attenzione delle Università sul vuoto di 
informazione agli studenti in medicina i quali 
oggi si laureano senza conoscere minimanente le 
MC.Dovremmo forse ritenere sensato che siano i 
pazienti utenti delle stesse ad informare i 
giovani e ignari medici riguardo le peculiarità 
delle loro scelte terapeutiche? Ovviamente no. 
Dunque auspichiamo che il problema 
dell'inserimento di un Corso di informazione 
sulle MC venga affrontato in maniera compiuta e 
definitiva dalle Università italiane e che 
finalmente si inserisca tale Corso nel programma 
didattico del percorso di Laurea in medicina, 
veterinaria, odontoiatria e farmacia.
	Condividiamo anche con il nostro 
presidente Bianco le perplessità riguardo le 
future problematiche che potranno essere 
sollevate dalla libera circolazione in Europa di 
figure non mediche che in altre nazioni sono 
anche parzialmente abilitate alla prescrizione di 
strumenti terapeutici in uso alle MC. 
Indubbiamente, se continuerà ad essere fatto 
divieto al medico di pubblicizzare la sua 
competenza in MC e se continueremo a non 
occuparci del problema della esigenza di registri 
professionali, l'utente della salute continuerà a 
non poter disporre di strumenti efficaci per 
discernere tra un medico esperto in MC e una 
figura non medica, ne' potrà in alcun modo 
sincerarsi che il medico che dichiara di essere 
esperto in queste discipline abbia piena autorità 
per qualificarsi come tale. Ne', d'altra parte, a 
questa problematica possono ovviare le SMS di MC, 
dal momento che ad essee non è riconosciuto nel 
nostro paese il ruolo di enti certificanti tali 
competenze.
	Spero, con queste poche riflessioni, di 
aver colto le tematiche più "scottanti" che 
riguardano il fenomeno delle MC nel suo insieme. 
Penso, tuttavia che, tenuto conto della piena ( e 
grandemente apprezzata) disponibilità che il 
nostro Presidente Bianco ha voluto dimostrare 
anche verso la nostra comunità professionale, sia 
indubbio che la nostra Federazione proseguirà nel 
suo interessamento verso le problematiche 
connesse all'esercizio delle MC in Italia.

	Simonetta Bernardini
	Presidente SIOMI



Il comunicato stampa dell'incontro

La FNOMCeO incontra SIOMI e CNO

	Nella giornata di giovedì 28 settembre 
una delegazione della SIOMI (Società Italiana di 
Omeopatia e medicina Integrata) e CNO 
(Coordinamento Nazionale per l'Omeopatia, il 
raggruppamento che raccoglie l'area maggioritaria 
dell'omeopatia italiana) è stata ricevuta dal 
Presidente FNOMCeO, dott. Amedeo Bianco, e dal 
Vicepresidente, dott. Maurizio Benato; la SIOMI 
era rappresentata dal Vicepresidente, prof. 
Francesco Macrì, e dal dott. Gino Santini, 
Segretario Nazionale, mentre per il CNO era 
presente il dott. Roberto Pulcri.
	Molti e attuali i temi in discussione, 
nella consapevolezza di una grande diffusione del 
fenomeno rappresentato dalle medicine 
complementari tra medici e pazienti, con 
particolare riguardo all'omeopatia; ne consegue 
una preoccupazione della FNOMCeO riguardo i 
processi formativi che devono garantire 
l'adeguata competenza ai medici, che rimangono 
gli unici depositari di questo tipo di terapie in 
quanto gli unici a garantire per il paziente il 
trattamento più appropriato. Temi aperti sono 
stati anche quelli relativi alla libera 
circolazione dei professionisti in ambito europeo 
e la pubblicità sanitaria, in vista di un 
auspicato riordino legislativo del settore con 
una legge nazionale che da troppi anni aspetta di 
vedere la luce. A questo proposito, la FNOMCeO ha 
manifestato la piena disponibilità nel proseguire 
l'approfondimento della questione "complementare" 
cominciata a Terni diversi anni fa; assecondando 
tali finalità la SIOMI, nella figura dei suoi 
rappresentanti, ha lasciato in visione al 
Comitato Centrale della FNOMCeO tutta la 
documentazione ufficiale prodotta da questa 
Società Scientifica negli ultimi anni.
	Al termine dell'incontro, un comune 
sentimento di soddisfazione per le coincidenti 
finalità è stato espresso da tutti i presenti. In 
particolare, Amedeo Bianco, alla fine del 
proficuo incontro, così ha voluto dichiarare: 
"Siamo pienamente solidali con le richieste di 
tutti quei professionisti che, lavorando da anni 
nelle Medicine Complementari, chiedono che sia 
finalmente varata una legge che regolamenti il 
settore. Siamo altresì consapevoli che ai 
cittadini vadano garantite l'efficacia, 
l'appropriatezza e la sicurezza di tali attività".


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